Mi allungo finché non riesco a vedere cosa succede, attraverso la finestra.
Finalmente capisco con esattezza da dove arriva il rumore; esso proviene da un cantiere nel cortile. Stanno costruendo qualcosa, e dalla forma riesco capire che è un patibolo. Tutto mi diventa chiaro: é quello che mi spetta.
Ho paura e tremo. Il sangue mi si gela nelle vene e sudo dallo spavento. Conosco la sentenza e la merito, ma ho orrore della pena.
Mi portano dalla cella in una stanza. Capisco solo a metà quello che si dice, perché sono in uno stato di panico tanto che sto per svenire.
Sento delle voci sommesse, capto alcune parole della decisione. Ogni punto citato é come un pugnale nel cuore. Sono come paralizzato dal peso della situazione, e la paura invade tutto il mio essere.